RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA TESTIMONIANZA DEI TENTATIVI SPREGIUDICATI DI ENPAF NEI CONFRONTI DEI SUOI ISCRITTI

Mi chiamo Fabrizio Picciolo e sono iscritto all’ordine provinciale di Taranto. Vi racconto la mia “storia” con Enpaf sperando che possa dar conforto a qualcuno.

Nel 2016, comunicavo all’ente il cambio di contratto da una farmacia, ad un’altra.

Lo stesso mi informava che per l’emissione del bollettino avrebbe avuto bisogno della presa visione del 730 o della mia busta paga.

Premetto che il mio titolare si rifiutò di compilarmi il modello LD1.

Informai l’Enpaf che sarebbe stata sufficiente un’autocertificazione e che per motivi di privacy, non erano tenuti a vedere nulla! Purtroppo loro, essendo ente privato e non pubblico (seppur agendo da pubblico), non avrebbero potuto accettarla.

Gli risposi che questo era solo un loro problema e che l’autocertificazione era l’unica informazione che potevo fornire loro.

Qualche mese dopo, con posta ordinaria, mi arrivò una lettera con soli 3 bollettini MAV di circa 2900 euro da pagare. Inutile dirvi che cestinai il tutto, non essendo né una raccomandata né vi era presente una lettera d’accompagnamento.

Fu così che nel Giugno del 2017, tramite pec, mi fu notificata una cartella esattoriale di circa 14mila euro!

Prontamente bloccata con il legale, a seguito di mia comunicazione, lo stesso ente mi inviava il solo bollettino di euro 176 in luogo della cartella esattoriale. “Approvavano” lo sgravio. Pagai a Febbraio del 2018. La causa si concluse l’8 Novembre del 2018, dove, sia Enpaf che Agenzia delle entrate, di fronte al giudice del tribunale del lavoro di Taranto, mi chiedevano la somma per intero con rigetto e vittoria di spese, nonostante avessero, in separata sede, approvato lo sgravio.

Fortunatamente, il giudice mi dette ragione informando le parti convenute della assurdità della richiesta.

Successivamente, inviai una pec all’ente e al mio ordine esprimendo le mie perplessità sulla buona fede dell’Enpaf e di quanto era accaduto. In mancanza di un loro riscontro, sarei stato autorizzato a sospendere qualsivoglia pagamento nei loro confronti, dal momento che chiedevo loro che mi mettessero per iscritto che nulla più dovevo.

Ad oggi non ho avuto risposta e non ho ancora pagato nulla.

Tenevo a sottolineare come, l’Enpaf, ci “provi” a spaventare con questo modus operandi.

Ma il loro statuto non supera la legge italiana!

Colleghi ricordate questo. In ogni caso, mi rendo disponibile, come già accade col mio ordine, ad aiutare, per quanto possibile, chiunque abbia problemi con questo ente di beneficenza.

dr. Fabrizio Picciolo

Clicca qui per la Video testimonianza completa

https://www.youtube.com/watch?v=S5Kw2xODzJs

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